Arcigay lancia una borsa di studio in ambito sport il 3 Luglio 2019, inizio delle UNIVERSIADI a Napoli – STOP OMOFOBIA NELLO SPORT
Arcigay lancia una Borsa di Studio in ambito Sport il 3 Luglio 2019, inizio delle UNIVERSIADI a Napoli – STOP OMOFOBIA NELLO SPORT
Arcigay in occasione di un evento cosi importante che si svolgerà a Napoli dal 3 al 14 Luglio, vuole lanciare una borsa di studio da 1.000€ aperta a tutt* le/i laureand* finalizzata a premiare il miglior lavoro di tesi sugli argomenti di cui di seguito.
Riteniamo essenziale introdurre nelle Università argomenti di studio e di Tesi su tematiche che riguardano molte persone che vivono, lavorano, operano e amano lo sport.
Per partecipare alla selezione per la borsa di studio bisogna mandare la propria candidatura via e-mail a sport@arcigay.it, all’attenzione di Marco Arlati, componente di Segreteria Nazionale Arcigay con delega Sport, indicando uno dei seguenti argomenti trattati / da trattare nella Tesi:
1) Odio, Omofobia e Transfobia nello sport
2) Diversity Management ed equality stardard delle società sportive
3) Coming out nel mondo sportivo italiano
Il miglior lavoro, selezionato da una commissione interna di Arcigay, la cui composizione sarà annunciata con apposita comunicazione in questa pagina entro 45 giorni, riceverà la borsa, dopo la discussione in seduta di laurea della tesi.
Ringraziamo per la collaborazione Agedo Marche che da due anni affronta progetti su questa tematica.
Inoltre Arcigay ha aperto una nuova sezione speciale sulla mappa delle realtà sportive LGBTI+ Italiane, dedicata al mondo universitario, dove dar visibilità a tutti gli universitari gay lesbiche, bisex e trans che svolgono attività sportive. (Link per visionare la mappa: www.arcigay.it/sports).
Lo Sport, come la famiglia e la scuola, è uno dei luoghi sociali dove una persona, un cittadino/una cittadina viene formato ed educato al rispetto e al valore della diversità. Purtroppo lo sport è anche il luogo dove attualmente in Italia è difficile fare coming out e vivere liberamente il proprio orientamento sessuale o identità di genere, indipendentemente dalla tipologia di sport che si pratica. L’omofobia, la transfobia e ogni forma di odio, che prendono forma in manifestazioni sportive o in luoghi adibiti allo sport, devono essere combattuti, ed è tempo che le società sportive facciano un passo avanti visibile su queste tematiche. Lo sport che ogni settimana entra nelle nostre case è uno strumento di diffusione di messaggi positivi e formativi e deve riuscire a essere incisivo anche nella lotta per i diritti civili.
Il 4 maggio 2016 il 244° Consiglio Nazionale del Comitato Olimpico Nazionale Italiano ha modificato lo statuto inserendo fra i propri impegni la lotta contro le discriminazioni legate all’orientamento sessuale nello sport. Ma trascorsi più di due anni nessuna delle federazioni sportive aderenti al CONI ha recepito nel proprio statuto quella norma.
Chiediamo alle varie federazioni del CONI di recepire nei loro statuti l’impegno contro le discriminazioni legate all’orientamento sessuale e all’identità di genere nello sport.